Casalmaggiore 25esimo anno: una bella realtà

“Una bella realtà”: così titola il pezzo, nel numero di febbraio del bimestrale Casalmaggiore. L’articolo è dedicato al traguardo, da poco raggiunto, dei 25 anni di vita.

“Ci avevano pronosticato che saremmo durati al massimo 6 mesi, perché i casalaschi sono spesso indifferenti alle nuove iniziative, e invece sono trascorsi ormai 25 anni abbondanti da quel maggio del 1991, quando, per caparbia iniziativa di alcuni soci, era uscito il primo striminzito numero di Casalmaggiore, un notiziario inventato di sana pianta dalla nostra Pro Loco. All’inizio era semplicemente un’avventura artigianale che aveva l’obiettivo di riuscire a creare un trait d’union fra la nostra Associazione e la gente casalasca, ma, a distanza di un quarto di secolo,, possiamo con orgoglio affermare che la nostra idea è stata ampiamente premiata.”

Auguri da GEPLI a tutta la redazione. Un saluto e ringraziamento in particolare a Gianpietro Tenca e a Gianpietro Lazzari, che ci hanno concesso già alcune volte di ripubblicare, sul nostro giornale, alcuni loro pezzi che ci erano piaciuti.

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Festa grande alla Pro Loco Le Contrà

Un compleanno importante, quello dei 40 anni. Quello della raggiunta maturità. A festeggiarlo, la Pro Loco Le Contrà, di Sanguinetto, inserita nel Consorzio Pro Loco del Basso Veronese.

L’appuntamento è per sabato 1 aprile 2017. Una serata all’insegna della musica: interverrà il gruppo Chorus, composto da 60 cantanti-musicisti veronesi, diretti dal maestro Bennati.

Ricordiamo che la Pro Loco Le Contrà è anche editrice della testata bimestrale El Peagno, di cui abbiamo dato notizia in un precedente post.

 

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Aumenti

“Se 8 anni vi sembran pochi”, così titola un articolo sull’ultimo numero de Il Tornado, quindicinale dei comuni di Alano di Piave, Quero Vas e Segusino. Per 8 anni, fino al 2016, il costo dell’abbonamento annuale, per ricevere i 18 numeri del giornale, 32 pagine tutte a colori, era stato bloccato a 20 €.
Dal 2017 sale a 25 €. Un piccolo sacrificio richiesto ai fedeli lettori, per mantenere l’equilibrio economico della testata.
A proposito: gli abbonati sono al momento 1240, e la speranza è di sforare il traguardo dei 1250 abbonamenti. Non male per una vallata, quella ove è diffuso il giornale, che come numero di abitanti, fra i tre comuni, non raggiunge le 8000 unità. Non c’è che dire: l’indice di penetrazione, inteso come numeri diffusi rispetto al numero di abitanti, è di tutto rispetto.

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Collina torna a Colli

Marco Collina torna a fare il presidente della sua Pro Loco, quella di Colli del Tronto. Ce ne dà notizia lui stesso, firmando l’editoriale del primo numero dell’anno del Liofante, il bimestrale della Pro Loco.

pg1 numero 1 2017Pro Loco 2.0: una scelta di cuore o di incoerenza? Titola l’editoriale. Un momento di “stanca”  nella vita della Pro Loco collese, spiega Marco, ha richiesto il suo ritorno ad un impegno diretto. Un compito a termine, col ruolo di traghettatore, dando la possibilità alle nuove forze entrate nell’associazione di crescere. Un impegno a tempo dato anche l’impegno richiesto dall’altro incarico ricoperto da Marco Collina, quello di consigliere nazionale UNPLI per le Marche.

Fra i propositi del neopresidente, anche quello di dare al Liofante un taglio più integrato con la realtà della cittadina marchigiana. Ed anche il rafforzamento  delle attività del Museo della Bacologia, una realtà presente a Colli del Tronto unica in Italia.

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Il Carneval Morto

Preggio è una frazione del comune di Umbertide, in provincia di Perugia.

Ogni anno a Preggio, la sera di Carnevale, viene rappresentata la recita del Carneval morto.
Questa è una vecchia rappresentazione della morte del carnevale che si svolgeva nelle vie del paese, portando in processione il Carnevale morente e recitando un rosario, con tanto di prete, sacrestano, becchino, sindaco, carabiniere, dottore e infermiere e tante maschere al seguito.
Il rosario recitato oggi, come quello di un tempo, prende spunto in maniera ironica da situazioni ed avvenimenti del paese e dei suoi abitanti. La compagnia teatrale è formata da paesani volonterosi e da tutte quelle persone che, in processione, vogliono partecipare.

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Carnevale, che fatica

Carnevale: festa, allegria, per bambini ed adulti.

Ma per chi organizza, stress, complicazioni burocratiche, problemi a rientrare nei costi.

Questo anche per le Pro Loco più agguerrite, per i carnevali di più lunga tradizione. Come quello di Malo, nel vicentino, un carnevale, con sfilata dei carri, che affonda le sue radici a metà Ottocento.

L’edizione di quest’anno, la numero 93, alla fine si farà, ma dopo discussioni, polemiche giornalistiche e sui social network.

IMG_0908Il carro vincitore nel 2016

Scrive la Pro Malo sul suo bimestrale Malo 74:

” La Pro Malo ha gestito anno dopo anno il Carnevale svenandosi non solo finanziariamente. Nessuno può dirci che non teniamo al Carnevale. Ma dobbiamo ricordarci che questa associazione è impegnata in tante altre attività importanti in paese e non è giusto che debba sistematicamente sobbarcarsi ogni responsabilità. L’impresa deve essere condivisa con altri… Una tradizione che sia tale è sentita dalla gente. La prima cosa da recuperare non sono i soldi, ma l’entusiasmo.”

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