A Biella il convegno della stampa alpina

GEPLI è la comunità dei giornali delle Pro Loco.
Un’altra comunità, molto affine, anche se rispetto a noi più grossa ed organizzata, è quella della stampa alpina. Come tutti sanno, l’ A.N.A. è l’associazione degli alpini, strutturata geograficamente su Sezioni e Gruppi. Ebbene, in ambito A.N.A. , oltre alla rivista nazionale “L’Alpino”, stampata in ben 380.000 copie, ci sono altre 83 testate di Sezione e 104 giornali di Gruppo: con queste la stampa alpina si colloca con il suo milione e mezzo di lettori fra le principali correnti nazionali di informazione.
Ogni anno i responsabili delle testate alpine si riuniscono in convegno itinerante, per discutere tematiche di interesse associativo: nel 2017 l’incontro, chiamato CISA, ossia “Convegno itinerante della stampa alpina” ed è giunto alla 21esima edizione, si svolgerà  a Biella, sabato 25 e domenica 26 marzo. Il tema di quest’anno è “Il servizio militare come fonte di sicurezza di sè”.

Sul sito ANA si trova l’elenco dei giornali, sia di Gruppo che di Sezione.
Abbiamo scorso i nomi delle località; se può interessare, le località che contemporaneamente sono sede di un giornale alpino e di un giornale Pro Loco sono le seguenti:

LOCALITA’ ——GIORNALE ALPINO ——GIORNALE PRO LOCO

Magenta (MI)—–L’aquilotto —————–Magenta Nostra
Malo (VI)———-Malo scarpone————-Malo 74
Valdagno (VI)—–Alpini Val dell’Agno——-Il nostro campanile

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Se rivedemo a Ruscio!

Gli amici della Pro Ruscio sono molto preoccupati per quel che sarà del loro territorio. Gli eventi sismici diventeranno motivo per l’abbandono del paese? I  villeggianti ( i romani …) torneranno la prossima estate?

Riprendiamo dalla newsletter pubblicata ieri dalla Pro Ruscio una poesia di Fabrizio Vannozzi:

Se rivedemo a Ruscio

Sento parla’ l’amici e li paesani Già dicheno che sarà n’estate strana Ruscio..senza li Romani….

preoccupati e m’ po m’pauriti pe via de quell’ evento…. De cui nun vojo manco cita’ er nome ce ricorderebbe lo spavento…..

Ma volevo coje l’occasione pe di na cosa Pe esprime n’concetto che da tempo dentro ar core mio se  posa….

È che quello che’successo nun  c’ha logica ne ragione Vie’ così all’ improviso senza na certa previsione

Nun potemo di st’anno nun partimo nun c’annamo Oppure st’anno  rinunciamo

Nun servirebbe a niente Se nun a rattrista’ li cori e l’animo de la gente

Ma ve lo mmagginate sto posto senza na bicicletta Senza l’amico o l’ amica che sta lì ar campetto che c’aspetta!

Ruscio è forte e l’ha dimostrato Co li rusciari che ogni giorno nun hanno mai mollato

Perché sta tera che c’ha cresciuto e sempre coccolato Merita rispetto…e Amore n’condizionato

Certo che chi c’ha li regazzini ce pensa mille vorte prima de fa bagaji e bagajini

Magari scejenno n’arta destinazione N’attesa che se sistema sta triste situazione

Ma a lasciallo solo e spojo a sto paese Vordi’ dajela vinta a quer nemico maledetto Che rende vane tutte l’attese

Che paura e ansie ha seminato… E solo co l’orgojo e la tigna nostra po’ esse eliminato

Vojo pensa’ positivo lascianno perde er lato negativo

Lavoranno su  la mente che va a quelle giornate dar cielo limpido e splendente

Co quell’ aria fresca de montagna che nun fai artro che dormi’ E di…ao quanno se magna

Inutile sta a ricorda’ quelli che so memorabili momenti Legati pure a certi sentimenti

Ruscio lo conoscemo e tutti quanti noi…..sapemo

N’cominciamo a ragiona’ come se deve A dasse …animo forza e pure coraggio E a facce mpensiero serio

Magari….Pijannose m’po de tempo tra la fine der mese d’ aprile e li primi giorni  de maggio….

Daje….

Fabrizio Vannozzi

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Castroreale “capitale di bellezza”: parola di Vittorio Sgarbi

Un testimonial d’eccezione per la bella cittadina siciliana, che ospiterà quest’anno, nel fine settimana del 16-17-18 giugno, l’ edizione 2017 dell’incontro dei giornali pro loco, giunto al suo sesto appuntamento.

Stiamo parlando di Vittorio Sgarbi.

                      

Il famoso critico d’arte, di passaggio nel messinese a presentare al teatro Mandanici di Barcellona il suo spettacolo “Caravaggio”, ha dedicato il giorno seguente alla visita di Castroreale, dei cui tesori artistici, custoditi in varie chiese e musei, aveva sentito parlare.

Ha così commentato, a conclusione della visita, Vittorio Sgarbi: «Mi aspettavo un paese bello, ma certo non così ricco soprattutto di grandi sculture, in particolare il capolavoro di Antonello Gagini. Il paese è anche ben conservato e le opere d’arte segnalano l’amore della città per il patrimonio artistico, quindi sono testimoni mute di una passione e di una forza civica che i cittadini mostrano nei confronti di questo patrimonio. Si ha la sensazione che, nonostante il luogo sia remoto, chi vive qui creda di essere al centro del mondo e si comporti di conseguenza. D’altra parte, essendo Castro reale è giusto che sia così, una capitale di bellezza.”

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