40 anni di Tornado

Riprendiamo le parole scritte sul numero 728 del Tornado (periodico quindicinale di attualità dei comuni di Alano di Piave, Quero Vas e Segusino), in occasione del raggiungimento dei 40 anni di pubblicazioni

La foto di copertina, scattata da Mauro Mazzocco, ritrae la gloriosa OLIVETTI M40 con la quale, nell’ormai lontano settembre del 1979, venivano “battuti” i primissimi articoli del Tornado, giunto ora al ragguardevole traguardo dei 40 anni di attività. La macchina da scrivere in questione (che fa ancora bella mostra di sé nella nostra redazione), unitamente al ciclostile, all’incisore elettronico e … ai trasferibili per i titoli, è stata ovviamente sostituita dalle nuove tecnologie (i computer e le fotocamere digitali per la composizione delle pagine e per l’impaginazione, cui provvediamo personalmente; i macchinari all’avanguardia della tipografia DBS di Rasai per la stampa). Quel che, a quarant’anni di distanza, è rimasto inalterato sono la passione e la dedizione che mettiamo nel fare il giornale (con tutti i nostri limiti, di tempo e di capacità), passione e dedizione che vanno di pari passo con l’affetto e l’incoraggiamento dei moltissimi lettori del Tornado, che sono la nostra forza e a cui va il nostro sentito ringraziamento in occasione di questo importante anniversario.

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In bici da Caposele a Ruvo di Puglia e Trani

“Alla scoperta di un Sud inedito lungo la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese”, questo il titolo di un articolo pubblicato sull’ultimo numero de La Sorgente, periodico della Pro Loco di Caposele.

Caposele, come noto, è uno degli estremi di partenza dell’acquedotto che disseta la “siticulosa Apulia”, come la definì il poeta Orazio. Acquedotto realizzato con un ciclopico lavoro fra il 1906 e il 1915.

In tempi più recenti, sul tracciato dell’acquedotto, che sfrutta come noto la pendenza naturale fra Irpinia e Puglia, è stata realizzata una ciclovia. In parte ancora da completare.

L’articolo citato racconta dell’avventuroso viaggio, fatto su 5 tappe, da 42 cicloturisti toscani. Partiti da Caposele il 17 maggio, l’ultima sosta fatta nell’accogliente Ruvo di Puglia, dove in un ristorante del centro storico ricavato da un vecchio forno è avvenuta la festosa premiazione per chi si era distinto nel corso del picaresco viaggio. Infine l’ultimo strappo per arrivare a Trani, davanti alla maestosa cattedrale sul mare.

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Premi a confronto

Panorama di Pinerolo (TO)

Ad accomunare le due associazioni Pro Loco di Caselle e di Pinerolo, oltre ai due giornali Cose Nostre e il nuovo nato Il Megafono, c’è un’altra iniziativa. Quella del premio annuale a concittadini o associazioni meritevoli.

Nel caso di Pinerolo, il premio si chiama Pinarolium e viene assegnato da molto più tempo del Casellese dell’Anno.

“Pinarolium” fu infatti istituito nel 1972. Il suo Albo d’Oro annovera eroi della Resistenza, pittori, scultori, musicisti, magistrati, politici, editori, musei, associazioni di volontariato, storici, sportivi, vescovi, scienziati, ricercatori, fotografi, eccetera. Centinaia di soggetti, singoli individui o associazioni. Citiamo gli ultimi a ricevere questo riconoscimento, che a Pinerolo, a differenza di Caselle, può essere assegnato a più soggetti. Il Pinarolium 2018, conferito con cerimonia tenutasi il 1 giugno 2019, ha visto così premiati l’eclettico artista Osvaldo Malvizzati, l’atleta pallavolista Maurizia Borri e l’Associazione Italia Nostra – sezione pinerolese “Ettore Serafino”.

Per chiudere, un’altra curiosità. Fra i giornali di Pro Loco facenti parte della comunità GEPLI, altri tre hanno questa consuetudine di premiare annualmente chi si è distinto nella comunità:

– a Lu Monferrato, con “Il Luese dell’anno”, assegnato a gennaio quando cade la festa del patrono San Valerio;

– a Magenta (MI), viene assegnato il San Martino d’Oro;

– infine, a Mortegliano (UD), il Sigillo d’Oro di San Paolo.

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