Da “La Barrozza” di Ruscio

La Barrozza di Ruscio entra nel 25simo anno di pubblicazioni. Lo fa con un numero del quadrimestrale che esce nello stesso giorno dell’Incontro Giornali Pro Loco a Pama Campania. La coincidenza non è sfuggita ai nostri amici umbri che, impossibilitati a partecipare all’incontro, ci hanno inviato dei graditi auguri per i lavori del convegno.
Riprendiamo qui il messaggio della redazione che accompagna l’ultimo numero in uscita del quadrimestrale:

“Siamo lieti di pubblicare l’ultimo numero de “La Barrozza”, in concomitanza con il V Incontro Nazionale dei Giornali delle Pro Loco, che si sta tenendo in questi giorni a Palma Campania.
Per motivi organizzativi, la nostra pro loco e il nostro giornale “La Barrozza”, non potrà partecipare ai lavori del convegno. Cio’ con grande rammarico, considerando che, proprio con questo numero de “La Barrozza”, apriamo il venticinquesimo anno di pubblicazioni.
Un particolare augurio di buon lavoro ai colleghi delle altre redazioni, nella certezza che solo condividendo idee, programmi e problematiche, potremo, con i nostri giornali, raccontare la meravigliosa Italia dei piccoli borghi.
Torniamo al nostro nuovo numero che, pubblicato su internet, sara’ recapitato per posta nelle prossime settimane ai Soci che hanno optato per la ricezione del cartaceo.

barrozza 2016-01
Apriamo il venticinquesimo anno di pubblicazioni con un numero quasi “monografico” incentrato sulla Scuola di Ruscio. Il tutto parte dal ritrovamento quasi causale di una fotografia che, gentilmente, Fernanda De Angelis ci ha messo a disposizione… e poi, coinvolgendo tanti amici di Ruscio, siamo riusciti a tratteggiare ricordi ed emozioni di tanto tempo fa. All’amico Stefano Vannozzi un particolare ringraziamento per il prezioso inquadramento storico delle Scuole Rurali.
Un ricordo del caro Remigio da parte dei suoi amici, un messaggio da parte dei Santesi, situazione dell’Asilo di Ruscio e la presentazione del Censimento 2016 della Pro Ruscio. Questo, e qualcosa ancora di piu’, su La Barrozza”.

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Concluso il Quinto Incontro annuale GEPLI

Nel weekend scorso si è svolta la quinta edizione dell’ incontro annuale dei giornali pro loco.

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Erano presenti a questa edizione, con propri delegati, i seguenti giornali:

  • Paese Mio di Unpli Piemonte
  • Cose Nostre di Caselle Torinese
  • El Peagno di Sanguinetto
  • L’Ape di Mortegliano
  • La Serra di Coreno Ausonio
  • S@ntomero di Sant’Omero
  • Il Foglio di Palma Campania (giornale ospitante)
  • A20 di Arzano
  • La Sorgente di Caposele
  • Agora’ di Lauro
  • Confronto di Cancello Scalo
  • Pro Loco Puglia di Unpli Puglia e Basilicata
  • Il Rubastino di Ruvo di Puglia
  • Locus Andre di Andria
  • 39esimo Parallelo di Tiggiano
  • Artemisia News di Castroreale
  • Arcobaleno d’Italia di Unpli nazionale

Hanno inviato graditi contributi scritti e/o messaggi di saluto la Barrozza di Ruscio, Pro Loco Bellunesi e la Pro Loco di Torino.

Molti altri giornali, non citati qui, erano presenti alla mostra allestita nei giorni precedenti nella Biblioteca comunale, e poi spostata, il giorno del convegno, in una delle Basiliche paleocristiana di Cimitile, che sono state la prestigiosa sede dell’evento.

Basiliche paleocristiane di cimitile

Sempre in tema di partecipazione, da parte GEPLI si ringraziano, per il contributo all’ottima riuscita della manifestazione:

  • le amministrazioni comunali di Palma Campania e Cimitile, rappresentate dai due sindaci Vincenzo Carbone e Francesco di Palma che si sono trattenuti per tutta la mattinata dei lavori;
  • il presidente nazionale UNPLI Claudio Nardocci, che ha chiuso i lavori della mattinata, e il presidente di UNPLI Campania Mario Perrotti, che ha chiuso quelli del pomeriggio;
  • i giornalisti moderatori Angelo Amato De Serpis e Nello Simonetti
  • i contributi del mondo accademico e della cultura del professor Gabriele Di Francesco e del filosofo Luigi Simonetti;
  • la Pro Loco di Palma Campania, col suo presidente Antonio Ferrara, fulcro dell’organizzazione dell’incontro;
  • le Pro Loco di Cimitile, Nola Città d’Arte, Pompei e Somma Vesuviana, che hanno cooperato con quella di Palma Campania.

Un arrivederci all’edizione 2017, che si terrà in Sicilia, a Castroreale (Me).

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La Pro Loco delle basiliche.

 

La Pro Loco di Cimitile si autodefinisce, giustamente, la Pro Loco delle Basiliche Paleocristiane, in quanto ospita nel suo territorio tale prestigioso complesso.

Facciamo gli auguri alla Pro Loco di Cimitile, dato che festeggia quest’anno il suo trentesimo compleanno. La ringraziamo inoltre per aver inserito l’incontro GEPLI, in programma fra breve, nel cartellone del Maggio Cimitilese.

maggio cimitilese 2

 

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Raccontiamoci meglio

“Raccontiamoci meglio”.

Nardocci
Così titola l’editoriale di Claudio Nardocci, sul numero 2 di Arcobaleno d’Italia, la testata dell’UNPLI nazionale.
In Italia confermato il trend di forte crescita del turismo del territorio. Non solo gli italiani, ma ora anche i flussi turistici provenienti dall’estero stanno scoprendo la provincia.
E nella provincia ci stanno le Pro Loco, cioè noi. Il problema è farsi conoscere. L’invito di Nardocci, “dobbiamo imparare a raccontarci meglio”. Usando un termine anglofono, l’importanza dello storytelling.
Ma raccontare il proprio territorio, non è una delle missioni dei giornali Pro Loco?
Senz’altro sarà uno dei temi dell’Incontro a Palma Campania, il prossimo 4 giugno.

Arcobaleno 2-2016

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Cimitile e il mistero della Maddalena incoronata

Basiliche paleocristiane di cimitile

A proposito del luogo ove si svolgerà, sabato 4 giugno, la parte convegnistica del 5° Incontro dei Giornali Pro Loco.

Il complesso di Cimitile è uno dei più fulgidi esempi d’arte paleocristiana in Europa e sorge sui resti di un’importante necropoli romana, del II e III sec a.C. Esso comprende sette edifici di culto arricchiti da preziosi mosaici, decorazioni ed affreschi, fra cui, nell’edificio più antico, del II secolo d.C., una Maddalena Incoronata che ci fa pensare alle recenti polemiche scatenate dal fortunato romanzo di Dan Brown Il Codice da Vinci. La Maddalena è rappresentata in abito regale, con una vistosa corona sulla testa e regge fra le mani un vaso chiuso (l’olio dell’unzione che precedette l’ultima cena?). Nella parete vicina sono ben visibili anche due Croci di Malta, simbolo dei Cavalieri Templari.

La Maddalena Incoronata di Cimitile

Tornando alla storia di questo straordinario e poco conosciuto complesso, che qualcuno ha definito la Pompei della cristianità, la trasformazione di Cimitile da necropoli pagana a santuario cristiano avvenne in seguito all’edificazione della tomba di San Felice all’interno della necropoli. Il periodo d’oro del santuario si ebbe solo grazie agli sforzi di un prestigioso esponente della classe senatoria romana, divenuto in seguito San Paolino, che lo rese uno dei principali centri della cristianità. Paolino, devotissimo a San Felice, decise di dedicare la propria vita e le proprie risorse alla glorificazione del santo, facendo restaurare gli edifici preesistenti e costruire una nuova basilica ed alloggi per i pellegrini. Da allora, nel corso dei secoli, il santuario continuò ad attirare fedeli da ogni parte del mondo; persino Papa Giovanni Paolo II volle visitarlo, in occasione del Giubileo del 2000.

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