Un commiato rinviato

“L’editoriale di questo numero segna la fine di un lungo percorso” così esordiva il pezzo di apertura dell’ultimo numero, il numero 94, della testata La Sorgente. Il direttore Nicola Conforti proseguiva poi annunciando il suo commiato dal giornale, dopo un cammino lungo quasi mezzo secolo, percorso “senza fretta ma senza soste”. Un po’ di rammarico per il non aver potuto raggiungere il traguardo dei 100 numeri; la soddisfazione comunque di aver fatto crescere il giornale, dalle 8 pagine iniziali alle 56 attuali, coperte da una rete di collaboratori che oscilla da 50 a 60 persone.
L’editore del giornale, la Pro Loco di Caposele, non ha accettato questa decisione, e ha chiesto a Nicola Conforti di ripensarci. Questa la lettera inviata dalla Presidente, Concetta Mattia: “Caro Nicola, in un primo momento, quando mi anticipasti la tua intenzione di lasciare la direzione de La Sorgente, pensai un po’ disorientata, di non divulgare la notizia nemmeno in associazione, sperando in un tuo ripensamento. Poi però, quando inviasti a tutti noi redattori, l’anteprima dell’editoriale di commiato, pur comprendendo e condividendo le tue motivazioni quali decisioni serie e sofferte, ho deciso, insieme a tutto il direttivo della pro loco Caposele, di non rassegnarmi all’idea e di cercare, discutendone, una modalità che ti permettesse invece di continuare quantomeno a collaborare e non a distaccarti totalmente, come sembrava volessi fare, da quello che ho e abbiamo sempre identificato come il tuo progetto più appassionato e appassionante: il periodico di Caposele, La Sorgente! Non era ancora il tempo, non riuscivamo a pensare ad un nuovo assetto e, in realtà, ci siamo accorti subito di non essere certo gli unici a sentire questa esigenza: Le tante, tantissime testimonianze di sgomento, preoccupazione e vicinanza, hanno confermato i nostri sentimenti e così organizzammo quell’incontro in sede durante il quale, una volta di più, ti esternammo l’apprezzamento per il tuo lavoro e il nostro pensiero rispetto al legame praticamente indissolubile che esiste tra te e il tuo operato di direttore, un legame che riteniamo debba rimanere tale e che pertanto, oggi vuole che tu attinga alle riserve di spirito, di passione e abnegazione ove quelle di vigore fisico fossero un po’ limitate, e ti permetta col nostro maggiore supporto, di continuare insieme questa opera meritoria. Così hai scelto di fare fortunatamente e, ringraziandoti affettuosamente per questo essere tornato sui tuoi passi, abbiamo intrapreso nuovamente il cammino verso le prossime pubblicazioni, convinti tutti che saranno tante, particolari, belle e sempre dedicate alle vicende del nostro amato paese. Grazie davvero caro, per tutto quello che hai sempre fatto e che farai ancora per questo giornale, per questa associazione e per la nostra comunità. A presto, direttore! Con la stima e l’affetto di sempre.”

Nicola Conforti riceve la targa nel corso del 5° convegno Gepli a Cimitile/Palma Campania

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Cose Nostre di settembre, il numero 500!

E’ in edicola, a Caselle Torinese e Mappano, il numero di settembre di COSE NOSTRE.
Una selezione degli articoli su questo numero:
– “Manca una visione unitaria”, l’opinione del consigliere Chiappero sulla nuova amministrazione, a pag. 2
– “Cose Nostre raddoppia …”, a pag. 5
– Mappano, vicende paradossali dopo la scissione. a pag.6
– Il risiko dei parchi commerciali, le novità da Nichelino a Settimo, a pag. 7
– Venute su a pane e sport, Cristina e Martina Fiorio ci raccontano la loro passione, a pag. 9
– Il Castello di Caselle, come non l’avete mai visto, a pag. 10-11
– I 500 numeri di Cose Nostre, ne scrivono Luca Baracco, Gianni Rigodanza ed Elis Calegari, a pag. 16 e 17
– Per un centro storico “umano”, le idee di Patrizia Bertolo, a pag. 19
– Problemi di eredità, le risposte del notaio Naddeo, a pag. 20
… e tanto altro

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Il Corniglianese ha trovato casa?

Abbiamo più volte “postato” sulle vicende paradossali della Pro Loco di Cornigliano, e del suo giornale Il Corniglianese: ben 6000 le copie stampate, senza avere la possibilità di scrivere qual’e’il proprio indirizzo. Vedasi il post di novembre 2016 “Corniglianese: sede cercasi”, o di febbraio 2017 “E la barchetta va”.

Ora sembra essersi aperto uno spiraglio. Dal sito Facebook della Pro Loco, data 7 settembre:
“La buona notizia di oggi è che la Pro Loco Cornigliano è risultata vincitrice, dall’apposita Commissione, del bando pubblico per l’assegnazione dell’ex sede dello storico Circolo Bollano nei Giardini Melis vuota da circa due anni. Ne avevamo allora fatto richiesta subito dopo la sua chiusura ma ci sono voluti due anni perchè il locale venisse nuovamente assegnato ad altra associazione. Ora ci aspetta il compito della sua ristrutturazione e messa a norma; tutti lavori che dovremmo necessariamente eseguire a nostre spese e grazie all’opera gratuita di volontari. Compito successivo sarà quello di procurarsi arredi, attrezzature e tutto ciò che può servire alle attività istituzionali della Pro Loco. Ricordo che nel 2011 a causa dell’alluvione a Bombrini abbiamo perduto ogni cosa subendo un danno di circa 7000 euro senza aver avuto un solo euro di risarcimento. Facciamo pertanto un appello a chi può fornire gratuitamente materiali e attrezzature che possano essere utili alla ristrutturazione degli interni, all’esecuzione dell’impianto elettrico e arredi d’ufficio e cucina. Inutile dire che è gradita qualsiasi altra forma di collaborazione gratuita. Formalizzata ogni pratica con il Municipio e appena in possesso delle chiavi contiamo di dare subito corso ai lavori ed a inaugurare la nuova sede, che sarà aperta a tutti i corniglianesi, entro il corrente anno. Grazie per quanto potrete fare.”

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U Signuri Longu


Dal sito della Pro Loco Artemisia di Castroreale.

“CASTROREALE (ME)
23-25 Agosto
La processione del Cristo Lungo
( U SIGNURI LONGU )

Tra le tante feste religiose che si svolgono durante l’anno in Sicilia, merita di essere ricordata quella che si svolge a Castroreale, una cittadina della Provincia di Messina, durante la Settimana Santa (Mercoledì e Venerdì) e nel mese di Agosto, il 23 e il 25 di ogni anno. La festa, unica al mondo nel suo genere, richiama un elevato numero di fedeli e amanti delle tradizioni locali, creando non poche difficoltà logistiche alla gestione dell’evento.
Il miracoloso simulacro del Santissimo Crocefisso, a grandezza naturale, è di cartapesta ed è opera di un anonimo plastificatore siciliano del XVII secolo ed è custodito e venerato nella Chiesa di Sant’Agata situata nel centro storico del paese, una delle tante chiese, tutte meritevoli di essere visitate, sia per i sontuosi altari, sia per le opere d’arte in esse esistenti. Ad esso è attribuita la miracolosa liberazione della città dal colera del 1854.
Il Crocefisso montato su un palo di cipresso lungo circa 13 metri viene inalberato e messo a piombo mediante una laboriosa operazione su un pesante fercolo ed è portato in processione il pomeriggio del 23 Agosto di ogni anno lungo le strette vie del centro storico nella Chiesa Madre, all’interno della quale rimane esposto alla venerazione dei fedeli fino al pomeriggio del giorno 25, quando viene restituito, sempre processionalmente, alla Chiesa di S. Agata. L’attrazione maggiore della festa è l’emozionante trasporto della vara, che tiene per tutta la sua durata col fiato sospeso i presenti che da ogni parte accorrono ad assistervi. La manifestazione religiosa è accompagnata da luminarie, concerti bandistici, spettacoli folkloristici, gare sportive e fuochi artificiali. Ma l’emozione più grande si prova nell’osservare attentamente il simulacro, in modo particolare il volto di Gesù crocefisso, sofferente e morto per riscattare tutti noi dal peccato originale. La sua vista e il contatto delle mani dei fedeli con il simulacro di Cristo suscitano sentimenti di profonda compartecipazione alle sofferenze di un Uomo che ha sacrificato la propria vita per il bene dell’umanità. Solo assistendo a questo rito è possibile comprendere i sentimenti che alla sua vista si provano. Spesso molti fedeli si asciugano le lacrime che improvvisamente solcano il loro volto.
L’emozione è generale, tant’è che a differenza di altre feste religiose, questa si svolge in un religioso silenzio, perché coinvolge tutti; tutti sentono la necessità di un seppur breve esame di coscienza che alla fine suggerisce quel sentimento di amore universale che deve accomunare gli uomini nel corso della loro esistenza terrena. E’ una festa che ricorda la passione e morte di Gesù, ma è anche la festa dell’uomo che Dio creò a sua immagine e somiglianza.
Il Crocefisso è portato in processione anche durante le funzioni della settimana santa, nei pomeriggi del mercoledì e del venerdì di ogni anno.
Perché i fedeli del luogo lo chiamano ” U Signuri Longu “? Il perché è presto detto. Tutte le volte che il Crocifisso viene portato in processione, viene issato su di un palo ligneo di cipresso lungo 13 metri, assicurato mediante un pesante canapo e inalberato attraverso un complicato meccanismo di pertiche lignee su di una vara di legno molto pesante (circa tre quintali). La vara nel suo complesso ha un peso di circa 950,00 kg ed è portata a spalla da 16 uomini. A manovrare le forcine delle pertiche ci sono degli esperti “maestri di forcina” che permettono al simulacro di ben muoversi tra le strette strade dell’antico paese , che spesso sono in discesa. Secondo un’antica tradizione i portatori erano quasi tutti contadini, i forcinari artigiani del legno o assimilati. Durante la processione la Croce sembra muoversi lentamente sui tetti delle case.
Un plauso va naturalmente agli abili esperti che con grande devozione compiono le delicate manovre.”

Paolo Faranda

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Il lavatoio, terzo numero.

Terza uscita per il giornale, semestrale, della piccola Pro Loco di Montecrestese, in Val d’Ossola. Piccola, ma vivace ed attiva.
Per questo volentieri pubblicizziamo l’imminentissimo appuntamento da loro organizzato e proposto. Parliamo della Festa dell’Alpe, giunta quest’anno alla undicesima edizione.
Si terrà questa domenica 6 agosto, all’Alpe Lago Montecrestese.
Senz’altro una buona opportunità per evadere dal caldo opprimente di questi giorni di inizio agosto.
In occasione della festa, sarà proposto anche il primo appuntamento con “A cantum a l’Alp”, raduno internazionale di canti popolari. Immaginiamo, sarà accompagnato da adeguati pintoni di buon vino.
Buona festa a chi ci potrà partecipare.

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Uovo in piazza, a Cameri

                                                                             

Si avvicina la Pasqua. E a Cameri  si preparano, la  domenica immediatamente precedente, con  il tradizionale evento “Uovo in piazza”. In piazza Dante, domani 9 aprile, tanti giochi per i bambini, caccia alle uova colorate,  e a seguire merenda con frittelle, the, cioccolata calda e l’apertura dell’uovo di cioccolato gigante. Infine premiazione della vetrina pasquale piú bella.

Ad organizzare il tutto la Pro Loco di Cameri, impegnata in questi giorni anche nella distribuzione della prima, delle quattro uscite annuali, del giornale locale, il trimestrale La nuova Rusgia. Nella copertina di questo numero, un’immagine notturna di una rusgia illuminata (per chi non è pratico del dialetto locale, la “rusgia” sarebbe la roggia, un canale di irrigazione che attraversa la cittadina, una volta tutto a cielo aperto, ora per buona parte intubato).

 

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