50 anni fa, a Corneliano d’Alba

Così sull’ultimo numero del bimestrale La Chiacchiera , della Pro Loco di Corneliano d’Alba, si ricorda l’avventura editoriale partita 50 anni fa nel piccolo centro del Roero.

E questo è il numero esatto. 50 anni fa iniziava, con una scommessa che ci sembrava azzardata, la nostra avventura. Era una stagione propizia. Le associazioni di volontariato nascevano, almeno nella nostra zona in modo esponenziale. Le Pro Loco e le altre associazioni legate al territorio, ai valori di tutela dello stesso e alle idee di partecipazione si esaltavano nella ricerca di esperienze tuttora ritenute innovative ed emozionali, interrogavano la politica locale, la stimolavano e a volte anche con una sorta di provocazione ricercavano il confronto. Tutto ciò ci faceva sentire protagonisti. Nei nostri paesi mai si sviluppò una estremizzazione della dialettica politica violenta che aveva provocato gli anni di piombo con una deriva confusa e spesso contraddittoria. La provenienza per molti di noi da esperienze legate a contesti umanitari che avevano appoggiato le riforme del periodo (leggi statuto dei lavoratori, diritto di famiglia, referendum sul divorzio, ecc.) e anche le nuove visioni ecclesiastiche legate alle idee progressiste del Concilio Vaticano II, alla chiesa brasiliana con la teoria della liberazione, (e da noi il cardinale Michele Pellegrino con Camminare insieme) ebbero come conseguenza lo sviluppo di un servizio “dal basso”, sentito come “missione” e che ci legava sempre più alle nostre comunità. Un giornale locale a nostro giudizio diventava non solo un momento culturale di ricerca, di documentazione scritta, di memoria visiva, ma una vera necessità politica rappresentativa delle nostre realtà locali.

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Cicatrici oltre il buio

“La chiacchera” è il bimestrale edito dalla Pro Loco di Corneliano d’Alba. La testata ha una lunga tradizione, essendo il primo numero uscito nel 1973.

Dal numero di dicembre, uscito in questi giorni, l’intervista a Francesca Gerbi, residente a Corneliano e giovane giornalista, nonché all’esordio come scrittrice con il libro “Cicatrici oltre il buio”, pubblicato da Umberto Soletti Editore. Libro di ispirazione autobiografica. Perdonare il passato e rendere le difficoltà uno spettacolo magnifico, è il sottotitolo del libro. Ecco un breve passo dell’intervista.
Francesca, come nasce “Cicatrici oltre il buio”? Sono nata con una malformazione artero-venosa al braccio destro, che mi è stata diagnosticata verso gli otto anni. Da quel momento, ho iniziato a fare i conti con dolori fisici lancinanti, con antidolorifici per cercare di tenerli a bada e con lunghi periodi di ricovero. Questo fino al 21 marzo del 2016, quando mi è stato amputato l’avambraccio e la mia vita è cambiata. …

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