Aida Abennay nuova presidente della Pro Malo

Cambio al vertice della Pro Malo, a valle dell’elezione del nuovo Consiglio Direttivo da parte dell’Assemblea dei Soci della proloco vicentina. Nuova presidente è Aida Abennay, che nel precedente Consiglio era vice presidente.

Nella foto l’esecutivo del nuovo Consiglio di Amministrazione della Pro Malo: da sinistra Bruno Crosara (tesoriere), Roberto Ghiotto (vice presidente), Aida Abennay (presidente), Fernando Zambon (vice presidente vicario), Fabio De Vicari (segretario).

La nuova presidente è sempre stata molto attiva nel giornale che porta lo stesso nome della Pro Loco, Malo 74, e che quest’anno festeggerà i 50 anni di uscite; il primo numero del bimestrale uscì infatti a dicembre 1974. Una ricorrenza che la neo-presidente ha già annunciato che vorrà festeggiare nella seconda metà di quest’anno.

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50 anni fa, a Corneliano d’Alba

Così sull’ultimo numero del bimestrale La Chiacchiera , della Pro Loco di Corneliano d’Alba, si ricorda l’avventura editoriale partita 50 anni fa nel piccolo centro del Roero.

E questo è il numero esatto. 50 anni fa iniziava, con una scommessa che ci sembrava azzardata, la nostra avventura. Era una stagione propizia. Le associazioni di volontariato nascevano, almeno nella nostra zona in modo esponenziale. Le Pro Loco e le altre associazioni legate al territorio, ai valori di tutela dello stesso e alle idee di partecipazione si esaltavano nella ricerca di esperienze tuttora ritenute innovative ed emozionali, interrogavano la politica locale, la stimolavano e a volte anche con una sorta di provocazione ricercavano il confronto. Tutto ciò ci faceva sentire protagonisti. Nei nostri paesi mai si sviluppò una estremizzazione della dialettica politica violenta che aveva provocato gli anni di piombo con una deriva confusa e spesso contraddittoria. La provenienza per molti di noi da esperienze legate a contesti umanitari che avevano appoggiato le riforme del periodo (leggi statuto dei lavoratori, diritto di famiglia, referendum sul divorzio, ecc.) e anche le nuove visioni ecclesiastiche legate alle idee progressiste del Concilio Vaticano II, alla chiesa brasiliana con la teoria della liberazione, (e da noi il cardinale Michele Pellegrino con Camminare insieme) ebbero come conseguenza lo sviluppo di un servizio “dal basso”, sentito come “missione” e che ci legava sempre più alle nostre comunità. Un giornale locale a nostro giudizio diventava non solo un momento culturale di ricerca, di documentazione scritta, di memoria visiva, ma una vera necessità politica rappresentativa delle nostre realtà locali.

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Storia di un titolo

Storia di un titolo“, così titolava l’articolo della prima pagina del numero 1 del nuovo giornale, che intendeva essere il “Notiziario dell’Associazione Turistica Pro Loco di San Vito dei Normanni”. Era il febbraio del 1971. Quindi esattamente cinquant’anni fa. L’Associazione Pro Loco era nata qualche anno prima, nel 1966, e fra le iniziative che intendeva portare avanti c’era anche quella della pubblicazione di un periodico, con cadenza bimestrale, per dar voce a temi di interesse locale.

Ma come chiamarlo? Ci furono diverse riunioni nella stanzetta di piazza Carducci, che faceva da sede all’associazione. Si chiesero anche suggerimenti ad altri enti ed associazioni, ma non arrivarono. Poi, l’avvocato Parisi lanciò l’idea di fare “il punto” della situazione.

Ecco, il titolo era trovato. Riporta così l’articolo di quel numero 1:

… Dobbiamo sinceramente riconoscere che è un titolo che vuole essere un programma … un impegno ad essere innanzitutto puntuali …

Ora, cinquant’anni dopo, possiamo affermare che l’impegno è stato rispettato.

 

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Cinquant’anni in un calendario

Le più belle copertine del Rubastino 1969-2019

Un anno con “il rubastino”. È l’idea della Pro Loco di Ruvo di Puglia per celebrare cinquant’anni di pubblicazione della rivista. Dodici mesi da trascorrere accompagnati dalle foto di copertina più emblematiche. Risale a marzo 1969 la stampa del primo numero de “il rubastino”. Infatti non è casuale la scelta dell’immagine di copertina dell’almanacco, dedicata al primo numero del giornale. La Pro Loco ha setacciato il suo archivio e ha scelto tredici foto di copertine memorabili, che sono ciascuna una grande storia perché come si dice: “una foto vale più di mille parole”. Un’iniziativa pregevole che coniuga arte e turismo e ci permetterà di cogliere il bello, il meglio della città.

Notizia tratta da Il Rubastino, dicembre 2018

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