L’amatriciana a Caselle Torinese: una golosa tradizione

Torna, nella serata di sabato 8 febbraio 2025, con bis il giorno dopo domenica 9 febbraio per pranzo, l’appuntamento con l’amatriciana cucinata dalle sapienti mani di Claudio Nardocci, past president nazionale dell’UNPLI. Un goloso appuntamento, ospitato nelle sale della Pro Loco di Caselle Torinese. Un appuntamento che quest’anno è stato sdoppiato su due date, per riuscire ad accontentare le tantissime richieste.

Ma come e perché è nata questa manifestazione? E perché proprio a Caselle?

Per rispondere dobbiamo tornare indietro di qualche anno. Nel dicembre 2016 ci fu, a Roma, l’assemblea elettiva dell’UNPLI, per rinnovare le cariche associative. In quell’occasione ci fu il passaggio di consegne, nella carica di presidente nazionale, da Claudio Nardocci a Nino La Spina.
L’allora presidente della Pro Loco di Caselle Gianpiero Barra, presente a Roma per le votazioni, ebbe contatti con Nardocci. Quasi per scherzo, dato che si conosceva la passione di Nardocci per i fornelli, partì l’invito a venire a Caselle a cucinare quel piatto tipico della cucina laziale.
Così nacque la prima cena “amatriciana”, il 29 gennaio 2017, fatta nei locali della Pro Loco di via Madre Teresa di Calcutta per qualche decina di persone, le più vicine all’attività della Pro Loco.
L’anno successivo, dato che l’amatriciana cucinata da Nardocci era piaciuta a tutti, la cena venne ripetuta il 9 febbraio. Nello stesso anno, dal 12 al 14 aprile 2018, ci fu la prima partecipazione della Pro Loco di Caselle alla spettacolare Sagra del Carciofo Romanesco di Ladispoli, organizzata da quella Pro Loco di cui Nardocci era rimasto presidente.
Il 2 febbraio 2019 ci fu la prima “amatriciana” con Silvana Menicali alla presidenza Pro Loco e Nardocci si esibì  con una variante “fusion” della ricetta, preparando un ragù che univa, in un riuscito matrimonio, il guanciale romano con il salame di turgia. Il risultato fu sorprendente, nient’affatto blasfemo e soddisfece pienamente i 130 palati riuniti nel salone della Pro Loco casellese.
L’8 febbraio 2020 si tornò però alla ricetta classica, sempre con il pieno di presenze nel salone Pro Loco.
Poche settimane dopo, lo scoppio dell’emergenza pandemica, che impedì il ripetersi della manifestazione nel 2021 e 2022.
La cena “amatriciana” venne ripresa nei due anni successivi: l’11 febbraio 2023 con 188 partecipanti, il 3 febbraio 2024 si sfondò il muro delle 200 presenze. Un successo di partecipazione che ha indotto il Direttivo dell’associazione a programmare l’edizione 2025 sdoppiata sui due appuntamenti consecutivi della cena del sabato e del pranzo della domenica.
Un tour de force per cui ringraziamo sia la grande disponibilità dell’amico Claudio Nardocci, sia l’impegno dei volontari della Pro Loco che lo affiancheranno nel servizio.

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La “Ragion Gastronomica” al via, a Sant’Omero

Gabriele Di Francesco

Ancora pochi giorni, e poi, sabato 20 luglio 2024, l’avvio della 15° edizione, a Sant’Omero, del convegno “La Ragion Gastronomica”. Un appuntamento culturale di respiro internazionale, grazie alla presenza di studiosi e docenti universitari di diverse nazioni. Sarà la prima edizione dopo la prematura scomparsa, pochi mesi fa, di Gabriele Di Francesco, che del convegno fu il propositore e l’anima organizzativa per tutte le precedenti 14 edizioni. La 15° edizione sarà in suo onore, e fa particolarmente piacere sapere che il testimone della complessa macchina organizzativa è stato assunto dal figlio di Gabriele, Marco Di Francesco, assieme ad Alessandro Porrovecchio.

Il tema centrale del convegno sarà quest’anno la riflessione su cibo e nutrizione, con un’attenzione particolare ai nuovi scenari relativi alle produzioni agroalimentari, ai rapporti tra risorse agricole e geopolitica, sempre nell’ottica della necessaria attenzione alla sostenibilità ambientale, alla salute ed alla qualità della vita.

Come da consolidata formula nelle precedenti edizioni del convegno, pranzo di lavoro e cena sociale sono previsti negli spazi della 43°Sagra del Baccalà, in programma dal 21 al 27 luglio 2024 a cura della Pro Loco di Sant’Omero (Teramo).

 

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La prima sagra dell’anno, a Tiggiano

Pestanache in vendita alla fiera di Sant’Ippazio

E’ probabilmente la prima sagra dell’anno, quella che si festeggia il 18 gennaio a Tiggiano, nel Salento, dedicata alla pestanaca.

Certo, gennaio sotto l’aspetto meteo non è il periodo ideale per una sagra. Ma la sagra è legata al culto di Sant’Ippazio, patrono di Tiggiano, la cui festa cade il 18 gennaio.

Inoltre è in questo mese che il raccolto della pestanaca comincia a rendersi disponibile.
Poichè è probabile che il resto d’Italia non sappia cos’è la pestanaca, occorre spiegare che si tratta di un ortaggio, e cioè di una specie di carota violacea, coltivata solo a Tiggiano e pochi paesi limitrofi.

Riprendiamo dal sito della Pro Loco di Tiggiano un testo che spiega le “peculiarità” della pestanaca.

“La nostra pestanaca (sativa) si coltiva per le sue caratteristiche di polpa dolce e commestibile, viene consumata come ortaggio, cruda o cotta, usata anche come aromatizzante per le vivande di uso quotidiano.
Per la sua coltivazione si consigliano soprattutto terreni ricchi e aerati, cresce bene soprattutto in un terreno ben drenato e calcinato, fertilizzato ad alto contenuto di fosfato, e/o concimato con letame maturo della coltura precedente, il terreno va ripulito dai sassi e di altro materiale e coltivato fino alla profondità di 30/40 centimetri e va tenuto umido ma non eccessivamente. Le piantine si diradano quando sono di 2,5 cm. circa, lasciandone una sola per ogni gruppo.

La Pestanaca, è una pianta che si ibrida facilmente, quindi una delle difficoltà maggiori è quella di produrre una semenza della sua specifica varietà; di fatti la varietà “Sant’Ippazio” è gelosamente prodotta direttamente dai coltivatori e non si trova in commercio, ma dal 2001 la Pro Loco si è impegnata a produrla e a inserirla nel circuito attraverso un rivenditore.”

 

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Era l’ottobre del 1982 …

Era l’ottobre del 1982 quando un gruppo di amici si ritrovò per fondare l’Associazione Pro Loco Tiggiano …

Questo l’incipit dell’articolo a pagina 5 del numero di ottobre di 39° Parallelo, il periodico edito, per l’appunto, dalla Pro Loco salentina, a partire dal 2001.

Quali le iniziative per festeggiare l’importante appuntamento? Entro l’anno, l’attuale direttivo in carica ha programmato un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza per festeggiare l’anniversario. Queste inoltre le altre iniziative già note da qui a gennaio: a fine novembre l’assemblea dei soci con il pranzo sociale; il 7 dicembre la pittulata, tipico piatto natalizio tiggianese, il 24 dicembre l’appuntamento con Babbo Natale in persona; la briscolata; infine il 18  gennaio la Sagra della pestanaca.

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La Sagra della Castagna e del Fungo, a Rossana

Puntualmente ogni autunno, la prima domenica di ottobre, si svolge a Rossana la tradizionale Sagra della Castagna e del Fungo. In pochi giorni il paese si trasforma accogliendo i turisti, giunti da ogni dove, per acquistare i rinomati funghi, le castagne e per partecipare al mercatino dei prodotti locali.

Quest’anno siamo giunti all’edizione numero 55.

Durante tutto l’arco della giornata di domenica 2 ottobre, sul palco allestito nella piazza principale si susseguiranno gli spettacoli, mentre si gustano le caldarroste, che i Mundaje instancabilmente cuociono.

Si potrà poi passeggiare per il mercato ed ascoltare la musica dalle band disposte nei principali angoli del paese, oppure partecipare alle mostre allestite negli edifici comunali.

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